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Versi d'estate 2018

Marco Fulgoni

Brucia la terra

solcata da rughe profonde

di un viso che scruta il ponente.

Polverosa l'acqua

dai pozzi rapita al tramonto

e rimpianta tutto il resto del giorno.

Umida l'aria

sospinta da una danza di pappi

immota talvolta

ma sempre cinta d'ali.

Ci bagna il sole

e permane indolente

a vegliare le schiene ricurve

testimone d'un ciclo senza fine.

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