Giulia Coruzzi
28 apr 2017
Sono fuggite,
di notte,
con vestiti barocchi.
Senza spille sulla testa.
Hanno aperto vetri,
scatole e finestre.
Le guidava la più bella
con le code lunghe e nere.
Sotto il ginkgo
hanno succhiato le stelle.
E poi dipinto il cielo
di estinte memorie.
Tremila farfalle
in una notte d'aprile.